L’approvazione del Ddl sul voto in condotta, promossa dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha sollevato un’ondata di critiche in tutto il Paese, portando il dibattito scolastico al centro dell’attenzione. Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi Sinistra, ha espresso il proprio dissenso definendo la riforma un passo indietro per il sistema educativo italiano, durante un’intervista rilasciata alla stampa.
Secondo Piccolotti, il voto in condotta e la possibilità di bocciare gli studenti per comportamenti scorretti non rappresentano soluzioni reali ai problemi della scuola italiana. “Questa riforma,” afferma la deputata, “è un tentativo di reprimere il dissenso giovanile, quando invece la scuola dovrebbe essere il primo luogo di confronto e crescita per le nuove generazioni.”
Il messaggio di Piccolotti è chiaro: la vera priorità per migliorare il sistema educativo non è il voto in condotta, ma il miglioramento delle condizioni lavorative degli insegnanti. La parlamentare invita il governo a concentrarsi su riforme che aumentino gli stipendi dei docenti, riducano il numero di precari e garantiscano una formazione continua e adeguata. “Restituire dignità ai docenti significa offrire loro stipendi dignitosi e un ambiente di lavoro sereno,” ha aggiunto.
Piccolotti conclude con un appello forte e deciso: “Valditara ci troverà in piazza, fianco a fianco con studenti e insegnanti”. Il malcontento sembra destinato a crescere, con manifestazioni già in programma nei prossimi mesi.
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