Il sistema nazionale di valutazione dei dirigenti scolastici rappresenta un processo chiave per garantire la qualità e l’efficacia della leadership nelle istituzioni educative. Basato sul raggiungimento degli obiettivi e sulla valutazione dei comportamenti professionali, il sistema utilizza una piattaforma dedicata per raccogliere e analizzare i dati provenienti dal Ministero e da altre fonti.
Il punteggio massimo attribuibile è di 100 punti, suddiviso in due categorie: risultati conseguiti (fino a 80 punti) e comportamenti professionali (fino a 20 punti). La valutazione si considera negativa se il punteggio totale è pari o inferiore a 30. I livelli di giudizio variano da “ottimo” (80-100 punti) a “mancato raggiungimento degli obiettivi” (?30 punti).
Il processo di valutazione prevede il coinvolgimento dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali (USR), supportati da dirigenti tecnici e amministrativi, per garantire una contestualizzazione adeguata dei dati. In caso di punteggio negativo, il dirigente può richiedere un contraddittorio entro dieci giorni dalla notifica.
La retribuzione di risultato, determinata in sede di contrattazione collettiva, riflette l’esito della valutazione, contribuendo a incentivare il miglioramento continuo della gestione scolastica.
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