Prosegue l’impegno di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) in difesa del sistema universitario pubblico italiano. Dopo il convegno “La Grande Espulsione” tenutosi ieri a Roma, il responsabile scuola e università di Sinistra Italiana, Giuseppe Buondonno, ha ribadito con forza la volontà del partito di opporsi ai tagli imposti dal Governo Meloni al mondo della ricerca e della formazione.
“Non si tratta solo della ‘grande espulsione’ di decine di migliaia di ricercatrici e ricercatori precari, ma della stessa autonomia scientifica, tecnologica e produttiva del nostro Paese, che rischia un pericoloso vassallaggio,” ha dichiarato Buondonno nel suo intervento, evidenziando come la battaglia per la tutela della ricerca pubblica sia fondamentale per la qualità della vita e per la libertà di tutti e tutte.
L’evento romano ha visto la partecipazione di scienziati, sindacati, comitati di lotta e rappresentanti del mondo accademico, tutti uniti nella denuncia delle condizioni sempre più precarie in cui versa il sistema universitario italiano. Durante il convegno sono emerse nuove proposte e nuove voci pronte a unirsi alla mobilitazione nazionale che AVS porta avanti da mesi.
“Lo avevamo detto a dicembre, sotto il Ministero dell’Istruzione: non ci fermeremo. Siamo al fianco di chi si oppone alla precarizzazione del lavoro docente, in ogni ambito,” ha ricordato Buondonno. “La scuola e l’università pubblica non devono essere smantellate, ma potenziate e valorizzate.”
Il messaggio è chiaro: AVS non intende fare un passo indietro. Il movimento continuerà a mobilitarsi in ogni sede utile per impedire che l’istruzione pubblica venga sacrificata in nome di logiche economiche che ignorano il valore della conoscenza, dell’innovazione e della democrazia educativa.
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