Roma, 10 ottobre – Il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Caso, ha lanciato un forte appello in Parlamento chiedendo un’informativa urgente dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il motivo è l’interferenza del governo nei programmi accademici delle università italiane, in particolare la situazione all’Università di Sassari, dove un corso sulle teorie di genere e queer sarebbe stato oggetto di pressioni politiche.
“Non possiamo tollerare che la libertà accademica venga limitata in questo modo”, ha affermato Caso, riferendosi a un “clima di omolesbobitransfobia” che, a suo dire, pervade l’attuale maggioranza di destra. L’accusa è chiara: strumentalizzare questioni legate ai diritti civili per imporre una visione conservatrice che rischia di compromettere la libertà di espressione e di pensiero nelle università.
Caso ha sottolineato che questo tipo di ingerenze si stanno verificando anche nelle scuole, con associazioni come Pro-vita, supportate dal ministero, che diffondono “teorie folli” promuovendo persino l’astinenza come metodo di prevenzione sanitaria.
“Non possiamo permettere che l’oscurantismo prenda piede nei luoghi in cui si forma la conoscenza”, ha concluso il deputato M5S, ribadendo l’importanza di fermare questa deriva. La richiesta di un intervento immediato della ministra Bernini vuole essere un passo concreto per salvaguardare la libertà accademica e i diritti civili, evitando un ritorno a scenari pericolosi del passato.
Con queste parole, Caso lancia un monito chiaro: la difesa della libertà di insegnamento e dei diritti delle persone LGBTQ+ è una priorità urgente.
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