Roma, 25 mag – “Una delle criticità più significative che da sempre grava sul nostro sistema universitario di ricerca, penalizzandone la qualità, è la scarsa mobilità dei ricercatori. Con un emendamento alla proposta di legge che riforma il reclutamento dei ricercatori, abbiamo stabilito che un terzo dei posti messi a bando da un ateneo sia riservato a chi abbia svolto la propria attività di ricerca con diversi atenei e centri di ricerca in Italia o all’estero per almeno 36 mesi”. Lo dichiara Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle e relatore della proposta di legge.
“L’approvazione di oggi – prosegue – è un passo decisivo verso un sistema che riesca finalmente a valorizzare il merito, a beneficio sicuro di tutto il Paese e non di pochi, soliti noti come purtroppo avviene spesso oggi”.
“La cosiddetta ‘fuga dei cervelli’ in Italia ha delle cause specifiche: un sistema che valorizza poco il merito e con scarse tutele per i ricercatori è sicuramente tra queste. Ecco perché stiamo lavorando a una riforma che le aumenti, anche velocizzando l’iter per divenire professore associato e stabilendo regole univoche e trasparenti per i concorsi su tutto il territorio nazionale. Questo significa valorizzare le nostre menti migliori” conclude Melicchio.
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