Roma, 26 mag – “Il fenomeno della cosiddetta ‘fuga dei cervelli’ è aumentato drammaticamente negli anni, come certifica oggi un’analisi della Corte dei conti. Le cause sono molteplici e spesso riconducibili a investimenti ancora insufficienti sull’università ma, tra queste, assume sicuramente un grande peso l’assenza di un sistema universitario e di ricerca allineato agli standard internazionali, in primis per quanto riguarda le tutele per i giovani ricercatori e la valorizzazione del merito”. Lo dichiara Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle e relatore della proposta di legge sul reclutamento dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca, su dottorati e assegni di ricerca.
“La proposta di legge attualmente in discussione in commissione Cultura – prosegue – contribuirà notevolmente a rimediare a questo fenomeno che priva il Paese delle sue menti migliori. Assi principali del testo sono la riduzione delle sacche di precariato favorendo una più rapida assunzione in pianta stabile di professori e ricercatori, concorsi più trasparenti e meccanismi premiali della mobilità”.
“Proprio ieri, infatti, è stato approvato un emendamento che stabilisce che un terzo dei posti messi a bando da un ateneo sia riservato a chi abbia svolto la propria attività di ricerca con diversi atenei e centri di ricerca in Italia o all’estero per almeno 36 mesi. Questa misura metterà un argine ai concorsi pilotati e contribuirà a fare davvero del merito il criterio principale di assunzione dei nostri ricercatori” conclude Melicchio.
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