Roma, 20 gennaio – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un messaggio forte e chiaro in occasione della Giornata nazionale del rispetto, celebrata oggi per la prima volta. Istituita dal Parlamento nel 2024, questa ricorrenza coincide con il giorno di nascita di Willy Monteiro Duarte, il giovane brutalmente assassinato mentre tentava di difendere un amico in difficoltà.
“Famiglie, insegnanti e agenzie educative hanno tutte un ruolo cruciale nella promozione del valore del rispetto, specialmente tra i giovani. Solo così possono crescere come donne e uomini capaci di costruire comunità solide e unite,” ha dichiarato Mattarella. Il Presidente ha sottolineato come il rispetto rappresenti un segno di maturità e un esercizio di libertà autentica, che si esprime nella capacità di vivere in armonia con gli altri e con se stessi. “Essere rispettosi significa scegliere di godere appieno della propria libertà in un contesto che garantisce diritti e responsabilità per tutti”, ha aggiunto.
La Giornata nazionale del rispetto nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del bullismo e del cyberbullismo, fenomeni sempre più diffusi e pericolosi, che minano la serenità e la sicurezza dei giovani. L’esempio di Willy Monteiro Duarte, che ha sacrificato la sua vita per un valore tanto importante, diventa il simbolo di questa battaglia educativa e culturale.
In un mondo sempre più interconnesso, dove il cyberbullismo può amplificare le sue conseguenze devastanti, il ruolo degli adulti – genitori, insegnanti e figure educative – è fondamentale. Non solo per prevenire comportamenti dannosi, ma anche per educare i giovani a un uso consapevole e rispettoso delle tecnologie.
“La promozione del rispetto deve essere una priorità collettiva”, ha concluso il Capo dello Stato. Questo valore, infatti, non è solo il pilastro di una società equa e civile, ma anche la chiave per un futuro in cui i giovani possano crescere in ambienti sani e protetti.
La Giornata nazionale del rispetto rappresenta dunque un’occasione preziosa per riflettere su come ciascuno di noi possa contribuire a combattere il bullismo e a costruire una società basata sulla solidarietà e sul dialogo.
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