Dopo alcune settimane, vi siete resi conto che questo gruppo non é il solito gruppo in cui il lamento è eretto a paradigma della comunicazione sui social.
Del resto a cosa sarebbe servito un simile gruppo facebook su scuola, insegnanti e Ata ? Ce ne sono tanti, variamente denominati.
Questo non é neppure il gruppo del vittimismo e della soggettiva rivendicazione personale o del conflitto permanente dell’uno contro l’altro armato. Sapete che chi offende viene bannato.
Forse non cresceremo e qualcuno già osserva compiaciuto la nostra esigua crescita, ma come vi ho detto nelle avvertenze, il mio intento era ed è di costruire un gruppo non quantitativamente ma qualitativamente significativo.
Se avessi voluto un gruppo numeroso, allora sarei rimasto. tranquillamente come moderatore e animatore nel ventre del più grande gruppo facebook su scuola ef insegnanti di cui sono stato il cofondatore. Lì, sia pur a titolo personale, avrei potuto fare le mie proposte e amen.
Se ho fondato S.B.C. è stato per creare un gruppo che in modo maturo e fattivo sapesse interloquire con politica e sindacati. Ma per fare questo laddove una proposta é condivisa gli iscritti a S.B.C. si devono trasformare da spettatori passivi affacciati alla loro finestra, in attivisti. Come? Nei modi che credono opportuno, si devono sentire della partita, coinvolti. Solo così questo gruppo, che potrà trasformarsi in un soggetto sempre più accreditato, potrà avere un senso ed un futuro. Quando passeremo dalla fase fondativa a quella della diffusione, noi dovremo costituire dei comitati in ogni città ed essere presenti laddove si parla di Scuola e lì dovremo essere in grado di manifestare le nostre idee e le nostre proposte.
Libero TassellaLibero amministratore S.B.C