Gentile Redazione,
sono un docente di una scuola di istruzione superiore di una città campana, approfitto della vostra disponibilità per esprimere il mio personale parere sulla didattica a distanza proposta dal ministro dell’Istruzione e sulle polemiche che ne sono derivate.
Polemiche che a mio modestissimo parere sono pretestuose e strumentali. La Didattica a Distanza per quanto non sia la soluzione ottimale, resta un’opportunità per l’intera comunità educante e sta permettendo a chi come me si sta avviando verso la pensione di “imparare” si proprio così, di imparare ad usare strumenti che nonostante la freddezza riescono lo stesso a garantire un contatto fra scuola-studenti-famiglie.
In un momento storico come questo trovo lo strumento l’unico possibile, l’unico attuabile per salvare anche l’anno scolastico. Ho come la sensazione che diventerà uno strumento che utilizzeremo in futuro.
La soluzione alternativa sarebbe quella di andare a scuola a luglio e ad agosto così come aveva proposto Turi della UIL. Una proposta – mio parere – da rispedire al mittente senza se e senza ma.
Luigi Z.
