Nel pieno del dibattito sulla legge di bilancio, è emerso un fatto sorprendente: 100 milioni di euro in più rispetto alle coperture previste sono stati trovati nelle pieghe del maxi-emendamento della maggioranza. Questa cifra avrebbe potuto rappresentare una svolta per la stabilizzazione dei ricercatori precari, come denunciato dall’Onorevole Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi e Sinistra).
Una domanda al governoNell’Aula di Montecitorio, la deputata ha interrogato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sull’assenza dei fondi necessari per garantire un futuro stabile ai lavoratori della ricerca. Servirebbero infatti circa 200 milioni di euro per stabilizzare i precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri enti. Piccolotti ha ricordato che le opposizioni, con risorse limitate, hanno stanziato 10 milioni per un emendamento mirato proprio a questo obiettivo.
Un’occasione sprecata“Scopriamo ora che almeno la metà dei fondi necessari era già disponibile”, ha sottolineato la parlamentare. Questi 100 milioni in eccedenza potevano essere utilizzati per pianificare le stabilizzazioni, un passo cruciale considerando la chiusura dei progetti del PNRR prevista per il 2026. La mancanza di una visione strategica, secondo Piccolotti, rappresenta un grave errore politico.
Una destra distratta e ostile“Questa situazione dimostra l’atteggiamento sciatto e ostile del governo nei confronti di chi lotta per il riconoscimento dei propri diritti”, ha concluso l’esponente di Avs. La denuncia si allarga al contesto più ampio, evidenziando come i ricercatori precari, il cuore pulsante dell’innovazione del Paese, siano lasciati soli nel tentativo di costruire una prospettiva di sviluppo economico e sociale solida.
L’importanza di investire nella ricercaLa ricerca rappresenta un pilastro fondamentale per il futuro dell’Italia. Ignorare le esigenze di chi ne porta avanti i progetti rischia di compromettere non solo i diritti dei lavoratori, ma anche la crescita complessiva del Paese. La domanda che rimane è: quali sono le reali priorità del governo?
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