L’odioso elemento perequativo voluto dal precedente governo e controfirmato dai sindacati “scadeva” a gennaio. Ciò significava che per alcuni docenti ed ATA lo stipendio sarebbe stato più basso. Si è trattato di una sorta di gioco studiato a tavolino dai maestri della contabilità del governo del PD al quale poi il nuovo governo ha dovuto rimediare. Noi lo avevamo denunciato.
L’elemento perequativo, tuttavia, non è stato erogato a gennaio per una questione legata alla tempistica, ma il pagamento era stato annunciato in anticipo dallo stesso ministro Bussetti, informando tutti che erano state reperite le somme. La cosa che in tutto ciò ci lascia perplessi è il comunicato della FLC Cgil che nell’annunciare l’erogazione dei soldi scrive: “Siamo tempestivamente intervenuti presso l’Ufficio di Gabinetto del MIUR per protestare contro il mancato pagamento dell’elemento perequativo del mese di gennaio 2019, assicurato dalla legge di bilancio approvata a fine dicembre”.
Francamente ci sembra quanto meno una forzatura visto che loro stessi evidenziano che le somme erano stata già contenute nella legge di bilancio, ma ancor di più ci lascia perplessi è che proprio quel contratto che – ricordiamo – prevedeva il pagamento dell’elemento perequativo fino a dicembre e poi basta era stato firmato proprio dalla FLC Cgil.
Lo stesso sindacato scrive che “L’Ufficio di Gabinetto ha assicurato che tale ritardo, dovuto ai tempi ristretti fra l’approvazione della legge di bilancio ed ai tempi di lavorazione per l’adeguamento del sistema, sarà recuperato con il cedolino del mese di febbraio. Pertanto i dipendenti pubblici pagati con il sistema NOIPA a febbraio percepiranno anche la rata di gennaio”.
Ma il bello è da venire. il sindacato infine scrive: “Vigileremo perché questo accada effettivamente”.
Non abbiamo nulla contro la FLC Cgil, ci mancherebbe, sul nostro portale riposrtiamo spesso le posizioni del sindacato, ma in questo caso ci sembra tutto così paradossale e poco coerente, ma magari è solo una nostra impressione.