La scuola è invasa da contratti di precari con titoli conseguiti all’Estero e non ancora del tutto riconosciuti nel nostro Paese.
La proposta di contratto viene fatta con riserva in attesa del riconoscimento (o non) definitivo del titolo.
Intanto però molti precari con titoli conseguiti in Italia sono stati scavalcati e molti di loro non avranno un contratto, altri sono riusciti ad avere una cattedra per il rotto della cuffia.
Un nostro lettore rivolgendosi alla nostra casella di posta elettronica solleva una questione condivisibile, ovvero se non era il caso di costituire una sorta di graduatoria parallela riservata solo ai possessori di un titolo conseguito all’Estero e di scorrerla solo dopo aver esaurito quella dei cosiddetti titoli italiani.
Probabilmente dal punto di vista formale non era possibile, però poteva essere una soluzione ed avrebbe impedito lo scalco che tanto sconforto sta creando fra i cosiddetti precari storici.
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