Nei primi mesi del 2025, il panorama dell’istruzione italiana si caratterizzerà per la possibilità di conseguire la specializzazione sul sostegno attraverso due distinti percorsi: il X ciclo del TFA Sostegno ei nuovi corsi INDIRE. Ad annunciare questa importante novità è stato direttamente il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha sottolineato l’obiettivo di specializzare in breve tempo circa 50.000 docenti.
Questi due nuovi percorsi formativi stanno già suscitando un ampio dibattito nel mondo della scuola. Da un lato, i corsi INDIRE sono considerati una sorta di “sanatoria” per i titoli conseguiti all’estero, oltre che per la loro durata ridotta (30 CFU contro i 60 del TFA Sostegno). Dall’altro, il X ciclo del TFA Sostegno manterrà una struttura più articolata, con 30 CFU da ricevere e l’obbligo di svolgere un tirocinio diretto nelle scuole.
Ma chi dovrà (o potrà) scegliere l’uno o l’altro percorso? Nello specifico, il TFA Sostegno X ciclo sarà l’unica opzione disponibile per coloro che non hanno mai prestato servizio sul sostegno, oppure che non raggiungono i tre anni di servizio negli ultimi cinque anni sullo stesso grado e su posto di sostegno. Allo stesso modo, dovranno optare per il TFA Sostegno X ciclo anche i docenti che hanno maturato esperienze di sostegno su gradi di istruzione diversi.
Il percorso del TFA Sostegno, infatti, prevede un’impostazione più completa, con 30 CFU da conseguire e l’obbligo di svolgere un tirocinio diretto nelle scuole convenzionate. Inoltre, l’accesso sarà subordinato al superamento di una preselezione, una o più prove scritte/pratiche e una prova orale.
In sintesi, il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per la formazione dei docenti di sostegno, con l’offerta di due percorsi distinti ma complementari. Una sfida importante per il sistema scolastico italiano, volta a specializzarsi in tempi rapidi un numero significativo di insegnanti preparati ad affrontare le esigenze degli alunni con disabilità.
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