Quali argomenti devono preparare gli aspiranti insegnanti di sostegno che affronteranno i test preselettivi per frequentare il TFA sostegno 2019?
Anche se le date sono identiche per tutti gli atenei, ciascuna università è libera di preparare i test a proprio piacimenti. I test servono a testare se il candidato ha i prerequisiti necessari per affrontare al meglio il TFA per la specializzazione sul sostegno.
I test – come del resto abbiamo evidenziato più e più volte, non si baseranno sulle competenze specifiche del docente di sostegno, ma riguarderanno anche la cultura generale, la legislazione scolastica, il ruolo del docente curricolare eccetera.
Ciascun ateneo ha già emanato il bando, ciascuna regione ha a disposizione un numero di posti destinati agli aspiranti insegnanti di sostegno che sono suddivisi per ordine di scuola, esempio: primaria e infanzia, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
I test per il TFA sostegno non sono tutti uguali
Se i test preselettivi variano da università in università, il programma di studi invece è identico per tutti i corsi, l’aspirante docente di sostegno dovrà dunque avere competenze socio-psico-pedagogiche, competenze riferibili all’intelligenza emotiva e competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
L’altra cosa che differenzia le varie università è il costo della tassa per affrontare il test preselettivo per il TFA sostegno 2019, in alcune è particolarmente alto, il altre lo è meno, ma si tratta comunque di cifre considerevoli considerato che si può essere comunque esclusi.
Lo stesso vale per il costo complessivo per il TFA sostegno che – a nostro parere – è alto, faticoso e pure impegnativo. Saranno circa 8 mesi intensivi da dividere in lavoro, studio e tirocinio.