TFA, cosa rischia chi non supera la prova finale?

TFA e prova finale – La recente riforma della formazione e del reclutamento dei docenti in Italia, introdotta attraverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ha suscitato molte domande e preoccupazioni tra gli aspiranti insegnanti.

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Una delle principali questioni riguarda le conseguenze del mancato superamento della prova finale dei percorsi formativi abilitanti all’insegnamento.

Gli aspiranti docenti, naturalmente, sono ansiosi di sapere cosa accadrà se non dovessero riuscire a superare con successo questa importante fase del percorso abilitante. Una risposta chiara a questa domanda è stata fornita da Manuela Pascarella, segretaria nazionale Flc-Cgil, nel corso di un suo intervento su Orizzonte Scuola.

Secondo quanto affermato da Pascarella, è possibile ripetere la prova finale una seconda volta. Questo punto è chiaramente definito nella normativa, proprio come è prevista la possibilità di ripetere l’anno di prova e formazione in caso di bocciatura, come stabilito dalla Legge 107.

La rassicurante notizia è che la prova finale dei percorsi formativi abilitanti non è un ostacolo insormontabile. Al contrario, è stata progettata in modo coerente con il percorso formativo seguito dagli aspiranti docenti. La natura della prova, che comprende sia una parte scritta che un colloquio orale, è stata concepita in modo da valutare in maniera adeguata le competenze didattiche acquisite durante il corso.

In altre parole, la prova non si concentra esclusivamente sulla memorizzazione di nozioni, ma piuttosto valuta la capacità dell’aspirante docente di applicare in modo efficace ciò che ha imparato nel contesto dell’insegnamento pratico. Questa caratteristica della prova è stata accolta con favore dalla comunità docente, poiché riflette il reale obiettivo dei percorsi formativi abilitanti: preparare insegnanti competenti ed efficaci.

In conclusione, gli aspiranti docenti possono stare tranquilli sapendo che, in caso di mancato superamento della prova finale, avranno un’altra possibilità per dimostrare le proprie abilità. La riforma della formazione e del reclutamento docenti ha posto l’accento sull’importanza di valutare in modo adeguato le competenze didattiche degli insegnanti in formazione, garantendo che la prova finale sia un test di coerenza con il percorso formativo seguito. Questa approccio mira a preparare insegnanti di alta qualità, pronti a contribuire positivamente all’istruzione dei futuri cittadini del nostro paese.

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