Roma, 6 settembre – Un’inchiesta giornalistica pubblicata su Repubblica oggi ha rivelato quello che è stato definito “il più grande scandalo mai verificatosi nel sistema del numero chiuso”. L’articolo di Andrea Ossino getta luce sul ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale del Lazio riguardo a presunte violazioni del bando e dei quiz nella prima edizione dei test di ingresso TOLC-MED e TOLC-VET.
Secondo quanto emerso, alcune persone avrebbero pagato migliaia di euro per iscriversi a corsi di preparazione che avrebbero fornito anticipatamente le domande del test. Altri, invece, sarebbero riusciti a superare l’esame di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria semplicemente trovando il “gruppo giusto” su Telegram e versando soli 20 euro.
Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell dello studio legale Leone-Fell & C. di Palermo, che hanno presentato il ricorso, hanno sollevato preoccupazioni riguardo all'”inadeguatezza dei controlli da parte del Cisia”.
In risposta a queste gravi accuse, la senatrice M5S Dolores Bevilacqua ha depositato oggi un’interrogazione rivolta alla ministra dell’università, Bernini. Bevilacqua ha sottolineato l’urgenza di una risposta tempestiva e completa da parte del ministero, chiedendo di conoscere le misure intraprese per garantire l’integrità dei test, sia per quelli già svolti sia per quelli futuri.
Il caso ha sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’equità nei processi di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, e ora la comunità accademica e gli studenti attendono una risposta da parte del ministero per affrontare questa delicata questione.
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