Il taglio del cuneo fiscale, entrato in vigore il 1° gennaio 2025, è una misura che promette di alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori, ma sta generando dubbi tra i dipendenti pubblici. La normativa prevede cinque fasce di beneficio basate sull’imponibile fiscale, con detrazioni che variano dal 7,1% per i redditi più bassi fino a una detrazione decrescente per quelli superiori ai 32.000 euro.
Nonostante l’entrata in vigore della misura, NoiPA non ha ancora applicato i benefici sui cedolini, causando arretrati significativi. Per molti dipendenti pubblici, gli importi arretrati potrebbero raggiungere i 333,32 euro per le prime quattro mensilità. In risposta alle richieste di chiarimenti, NoiPA ha comunicato che le tempistiche saranno definite al termine di un’importante manutenzione straordinaria del portale, prevista dopo il 7 aprile.
Il nuovo sistema sembra favorire i redditi medio-alti, mentre quelli sotto i 35.000 euro subiscono una riduzione rispetto al precedente Bonus Meloni. La disparità tra pubblico e privato, aggravata dalle diverse ritenute previdenziali, resta un nodo critico da sciogliere.
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