La recente decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di ridurre di 5.660 i posti comuni per l’anno scolastico 2025/2026 ha suscitato forti critiche da parte dei sindacati, in particolare della FLC CGIL, che ha definito la scelta “scellerata”. Il taglio è accompagnato da un incremento di 1.886 posti di sostegno, portando il totale a 128.036, in linea con la legge n.207 del 30 dicembre 2024.
La dotazione complessiva dei posti per l’organico di diritto sarà di 664.774, mentre i posti di educazione motoria nella scuola primaria ammonteranno a 1.771, con ulteriori 2.498 derivanti dal monte ore residuo. Novità anche per i posti della classe di concorso A-23, con l’istituzione di 937 posizioni nel primo e secondo ciclo.
Nonostante alcune modifiche accolte su richiesta della FLC CGIL, il giudizio rimane negativo. Il sindacato sottolinea come questa riduzione contrasti con le esigenze di una società che necessita di un maggiore investimento nell’istruzione, criticando duramente la politica del Governo Meloni e del Ministro Valditara.
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