Grazie al Decreto Salva Infrazioni, approvato definitivamente dal Senato, i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, compresi docenti e personale ATA della scuola, potranno beneficiare di un indennizzo compreso tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione.
La misura, introdotta per conformarsi alle direttive europee e chiudere la procedura di infrazione avviata contro l’Italia, mira a tutelare i dipendenti pubblici vittime dell’abuso dei contratti a termine.
L’importo dell’indennizzo sarà stabilito da un giudice in base alla gravità della violazione, al numero di contratti a termine succedutisi e alla durata complessiva del rapporto di lavoro. Resta inoltre salva la possibilità per il lavoratore di dimostrare ulteriori danni subiti.
La Commissione Europea aveva avviato la procedura di infrazione nel 2019, rilevando che la normativa italiana non prevedeva sanzioni adeguate contro l’utilizzo improprio di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di dipendenti pubblici, tra cui insegnanti e personale ATA.
Ora con l’approvazione del Decreto Salva Infrazioni, l’Italia pone rimedio a questa criticità, offrendo una tutela concreta ai lavoratori precari.
Questa svolta rappresenta un importante passo avanti nella battaglia per il riconoscimento dei diritti dei precari della scuola e della Pubblica Amministrazione, che per troppo tempo hanno subito condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ai colleghi a tempo indeterminato.
L’auspicio è che questo provvedimento possa rappresentare l’inizio di una più ampia riforma del sistema per porre definitivamente fine alla piaga del precariato nel settore pubblico.
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