Dopo la prima fase che ha riguardato il passaggio di area dei DSGA facenti funzione, si è da poco conclusa la riunione al Ministero sulla mobilità verticale ATA tanto attesa per i collaboratori scolastici. Secondo quanto riporta il sindacato Anief, il Ministero ha proposto alle organizzazioni sindacali due alternative: la progressione di circa 60.000 unità dal profilo di collaboratore a quello di operatore scolastico, oppure l’attivazione di un organico aggiuntivo di circa 1.330 unità nel profilo di operatore scolastico.
Il nuovo profilo di “Operatore Scolastico” è stato introdotto con il CCNL 2019-2021 e rappresenta un’importante opportunità di crescita professionale per i collaboratori scolastici. Possono partecipare alla progressione di area coloro che siano in possesso di specifici requisiti, come l’attestato di qualifica professionale e almeno 5 anni di esperienza nell’area dei collaboratori, oppure il diploma di scuola secondaria di primo grado e almeno 10 anni di esperienza.
I sindacati hanno tuttavia sottolineato la necessità di attivare un organico aggiuntivo ben più consistente, non solo per il profilo di collaboratore, ma anche per un organico di funzionari che sia raddoppiato rispetto a quello attuale, considerando le continue vessazioni a cui sono sottoposte le segreterie scolastiche e i funzionari.
Il Capo di Gabinetto ha invitato i sindacati a riaggiornarsi dopo un necessario passaggio politico, viste le argomentazioni formulate. Questo importante sviluppo nella mobilità verticale ATA rappresenta un’opportunità di crescita professionale per i collaboratori scolastici e un passo avanti nella valorizzazione del personale ATA.
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