La recente decisione della Corte di Cassazione, pubblicata alla fine di ottobre, ha gettato nuova luce sulla questione della Carta del Docente, aprendo scenari giudiziari al di sopra delle aspettative. La Corte non solo sta corrispondendo gli arretrati ai docenti precari con contratto al 30 giugno, ma sta estendendo il riconoscimento anche ai supplenti temporanei con contratti continuativi fino al termine delle attività didattiche.
Una svolta decisiva
Il Tribunale di Verona ha recentemente emesso una sentenza che ha stabilito un importante precedente in questo contesto. Il giudice ha riconosciuto un importo significativo di 2.500 euro a un supplemento temporaneo, il quale ha svolto cinque supplenze tra il 2018 e il 2023, nonostante i contratti non fossero annuali ma temporanei.
Continuità Didattica e Riconoscimento della Carta del Docente
Il punto chiave di questa decisione è stato il servizio di insegnamento svolto dal supplente in modo continuativo “senza ‘scoperture'” da settembre a giugno. Nonostante i periodi di chiusura scolastica per le festività natalizie e pasquali, il giudice ha sottolineato che la continuità va intesa anche quando il supplente non è sotto contratto, “ad eccezione del periodo di chiusura scolastica”.
L’Applicazione della Decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione, nel suo pronunciamento, ha dichiarato che negare il bonus annuale a un docente che copre lo stesso periodo attraverso contratti a tempo determinato consecutivi e continuativi nello stesso istituto sarebbe incomprensibile e irragionevole. Pertanto, la Carta del Docente deve essere riconosciuta in misura piena anche ai docenti che, attraverso il conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestano servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche.
Implicazioni per il futuro
Questa svolta apre nuove prospettive per i supplenti temporanei, offrendo loro la possibilità di beneficiare della Carta del Docente a condizione che mantengano contratti continuativi fino al termine delle attività didattiche. La decisione della Corte di Cassazione e il precedente stabilito dal Tribunale di Verona potrebbero influire futuri casi giuridici simili, portando a una maggiore tutela e riconoscimento per i docenti precari.
In conclusione, la recente evoluzione nell’interpretazione della Carta del Docente rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità per i supplenti temporanei, dimostrando l’importanza di una continuità didattica anche in presenza di contratti a termine.
Si raccomanda infine di tener presente la prescrizione per evitare di decadere dal diritto di presentare ricorso, gli interessati possono scrivere alla nostra casella di posta elettronica per ricevere tutte le informazioni necessarie: scuolainformazione@gmail.com
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