Mentre continua l’assegnazione delle cattedre vacanti e disponibili tramite GPS e graduatorie d’istituto, sono frequenti le domande degli aspiranti docenti su come vengono conteggiati i punti in caso di supplenza con orario ridotto. Analizziamo la normativa per fare chiarezza.
Il punteggio del servizio: questione di giorni, non di ore
Per ogni anno scolastico si possono ottenere fino a 12 punti, assegnati sulla base dei mesi (o parte di essi) effettivamente lavorati. Sono sufficienti 166 giorni per maturare il punteggio massimo.
Importante sottolineare che il conteggio avviene in base ai giorni di supplenza coperta dal contratto, a prescindere dal monte ore. La tabella dei titoli allegati all’OM 88/2024, infatti, non menziona affatto le ore, basandosi soltanto sui periodi lavorati.
Lo spezzone orario non dimezza i punti
Dunque, anche se si ottiene un incarico part-time, il punteggio non subisce alcuna riduzione. Contano i mesi interi o frazionati nei quali si è in servizio, non la quantità di ore svolte.
L’unica circostanza che taglia i punti è l’insegnamento su classe di concorso diversa da quella di riferimento. Per il resto, spezzoni orari e contratti ridotti non influenzano il conteggio dei 12 mesi massimi acquisibili.
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