L’anno scolastico in corso si distingue per le nuove modalità di assunzione dei docenti, in particolare per quanto riguarda i supplenti PNRR. Con la scadenza del 10 dicembre che si avvicina, molti si chiedono quali saranno le conseguenze se le graduatorie di merito non verranno pubblicate in tempo. In questo contesto, i supplenti potrebbero continuare a occupare le loro cattedre fino al 30 giugno 2025, garantendo così la continuità didattica per gli studenti.
Un’analisi delle immissioni in ruolo
Secondo le disposizioni attuali, i vincitori del primo concorso PNRR possono essere immessi in ruolo fino al 31 dicembre, ma solo se le relative graduatorie di merito sono pubblicate entro il 10 dicembre. Tuttavia, a meno di due settimane dalla scadenza, è evidente che per molte classi di concorso le procedure non si concluderanno nei tempi previsti. In risposta a questa situazione, le istituzioni scolastiche hanno provveduto ad assumere supplenti attraverso le graduatorie di istituto.
La clausola “fino ad avente titolo”
Un aspetto cruciale da considerare è la clausola risolutiva presente nei contratti stipulati con i supplenti. Questi contratti sono stati redatti con la formula “fino ad avente titolo”, permettendo così ai vincitori del concorso PNRR di occupare il loro posto, mentre gli studenti continuano a ricevere un’istruzione adeguata. Ma cosa succederà se le graduatorie di merito non vengono pubblicate entro il termine stabilito?
La posizione dei supplenti PNRR
La Nota ministeriale prot. n. 135779 del 4 settembre 2024 chiarisce che i posti vacanti destinati ai vincitori devono rimanere indisponibili per le nomine a tempo determinato. Pertanto, questi posti non possono essere assegnati tramite GPS, ma saranno coperti da contratti a tempo determinato fino alla nomina dell’avente diritto, basati sulle graduatorie di istituto.
Fino a quando resteranno in cattedra i supplenti?
Se le graduatorie non vengono pubblicate, i Dirigenti Scolastici stipuleranno contratti a tempo determinato di tipo N11, con termine fissato al 30 giugno 2025. Tuttavia, se entro il 31 dicembre non ci saranno vincitori del concorso PNRR, i supplenti potranno rimanere in cattedra fino al termine delle attività didattiche, garantendo così una continuità nell’insegnamento.
In conclusione, la situazione attuale presenta sfide significative per il sistema scolastico, ma offre anche opportunità per garantire che gli studenti non subiscano interruzioni nel loro percorso educativo. La certezza è che, indipendentemente dall’esito delle graduatorie, i supplenti continueranno a svolgere un ruolo fondamentale nelle aule italiane.
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