di Davide Rossi – Segretario generale SISA
Come segretario generale del Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, che unisce docenti e studenti, pur dissentendo dalla frase un poco estrema secondo cui “la dad non funziona più”, detta da quello stesso ministro che in un anno ha in qualche modo visto e promosso lei stessa il grande progresso delle competenze informatiche dei docenti, mi sento nella condizione di porre una sola domanda al fronte aperturista, che come detto va dagli studenti al ministro. La seguente. Se, come pare, il virus è in forte espansione, non è chiaro se per la variante inglese o per altri insondabili motivi, non vi è il rischio di avere, entro un paio di settimane l’80% delle scuole in DAD, perché in quarantena a causa di uno o più casi per classe? Perché possiamo anche tornare tutti a scuola, senza vincoli, senza limiti, ma sappiamo bene che tutti gli scaglionamenti e tutti i protocolli di sicurezza non basterebbero a decretare l’assenza di un virus che dovremo invece certificare e accertare come presente. Premesso che il SISA ha dei dubbi sulla DAD, tanto che siamo stati i primi il maggio scorso a indire uno sciopero nazionale contro di essa, esiste oggi una alternativa per affrontare la tragedia pandemica? Il nostro sindacato a malincuore si vede nella condizione di rispondere negativamente. Ora si vuole riaprire tutto, la nostra piccola voce contraria a poco servirà, ma occorre fin da subito essere consapevoli che una riapertura generalizzata in simili condizioni può durare meno d’un battito d’ali di farfalla. Far finta di non saperlo non può che essere annoverato tra scelte volontariamente irresponsabili, a cui noi non ci assoceremo mai.
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Milano, 11 gennaio 2021