Negli ultimi mesi, la situazione degli insegnanti specializzati nel sostegno formati in paesi UE ha assunto toni drammatici, con rigetti e pre-rigetti dei titoli emessi dal Ministero dell’Istruzione (MIM). Il Comitato “Una Voce per il TFA Estero” interviene con forza, rivolgendosi direttamente al Ministro Valditara per fermare questa “mattanza” che colpisce lavoratori e famiglie.
Il problema nasce dalla recente ondata di respingimenti di titoli acquisiti all’estero, nonostante molti di questi docenti lavorano da anni nelle scuole italiane, in particolare nelle regioni del Nord, dove la carenza di insegnanti di sostegno è cronica. Il Comitato stigmatizza anche il ruolo ambiguo di alcuni sigle sindacali, come la CGIL, che sembrano alimentare una “guerra tra poveri” piuttosto che tutelare tutti i lavoratori, ignorando i principi di uguaglianza sanciti dall’art. 3 della Costituzione italiana.
Il Ministro Valditara ha introdotto con il DL 71/2024, convertito nella Legge 106/2024, un percorso formativo affidato all’Istituto INDIRE per risolvere questa situazione, ma il Comitato sottolinea che non è sufficiente. Molti docenti con titoli esteri non hanno accesso a queste misure e, nel frattempo, rischiano il licenziamento, con conseguenze devastanti non solo per loro, ma anche per gli studenti con disabilità con cui hanno instaurato rapporti educativi profondi.
La richiesta del Comitato è chiara: estendere le tutele a tutti i docenti con titoli esteri, fermando i rigetti e garantendo continuità lavorativa. Una misura indispensabile per rispettare i principi di uguaglianza e parità di trattamento, e per evitare che i lavoratori già in difficoltà debbano affrontare anche la “morte sociale” del licenziamento.
Conclusioni
Il Comitato “Una Voce per il TFA Estero”, guidato dal Dr. Giuseppe Laterza, invita il Ministro a riflettere sull’importanza di proteggere questi lavoratori, molti dei quali sono genitori, che hanno sacrificato tutto per garantire un’educazione di qualità ai i nostri ragazzi più fragili.
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