Nuovo importo per lo stipendio NoiPA . Ogni anno, il mese di febbraio rappresenta un momento delicato per i dipendenti gestiti da NoiPA, in quanto vengono effettuate le operazioni di conguaglio fiscale e contributivo.
Tuttavia, questa fase può rivelarsi complessa e talvolta problematica, soprattutto a causa di errori che possono emergere nella gestione dei dati.
Il conguaglio fiscale a debito, infatti, può derivare da circostanze inaspettate, spesso legate a sviste o disattenzioni nella trasmissione delle informazioni.
Errori nei dati: quando il compenso finisce alla persona sbagliata
Tra le critiche più comuni si segnalano gli errori dovuti all’omonimia. Ad esempio, può accadere che il compenso spettante a un insegnante venga erroneamente attribuito a un collega con lo stesso nome.
Questo tipo di errore si verifica frequentemente durante il pagamento del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FIS).
In questi casi, è fondamentale evitare che gli insegnanti coinvolti cerchino di risolvere la questione autonomamente.
Dal punto di vista previdenziale e fiscale, infatti, il compenso resta formalmente attribuito al percettore errato, il quale si troverà con un imponibile più alto rispetto al dovuto, con possibili ripercussioni sulla Certificazione Unica e sulla futura pensione.
Come risolvere gli errori di conguaglio fiscale
La soluzione di questi problemi richiede l’intervento della Ragioneria Territoriale dello Stato. Le scuole devono attivare il servizio stipendi per procedere con le seguenti operazioni:
– Recupero del netto pagato al dipendente errato;
– Storno dei contributi previdenziali versati all’INPS sia a carico del dipendente che del datore di lavoro;
– Recupero dell’IRAP e dell’IRPEF versate erroneamente;
– Correzione della Certificazione Unica, annullando i pagamenti non dovuti.
Una volta recuperare le somme, queste vengono versate al capitolo di bilancio competente, permettendo alla scuola di effettuare un nuovo pagamento corretto al destinatario legittimo.
La delicatezza della Certificazione Unica
La modifica della Certificazione Unica è un passaggio particolarmente delicato, che deve essere gestito esclusivamente dal personale esperto dell’ufficio trattamento economico. Intervenire su questa documentazione non solo richiede competenze tecniche specifiche, ma può anche avere conseguenze dirette sul calcolo della pensione futura del dipendente.
Inoltre, secondo l’articolo 150 del Decreto-Legge n. 34/2020, le somme nette restituite al soggetto erogatore non costituiscono oneri deducibili. Questo implica che un rimborso netto non consente variazioni automatiche nella Certificazione Unica.
Prevenzione e attenzione: ecco come evitare problemi futuri
Per minimizzare il rischio di errori, è essenziale che le segreterie scolastiche operino con la massima precisione nella trasmissione dei dati a NoiPA. La formazione del personale e l’adozione di procedure standardizzate possono fare la differenza, garantendo una gestione più efficiente e trasparente dei compensi.
Il conguaglio fiscale di febbraio 2025 rappresenta un momento critico per molti lavoratori del settore pubblico. Affrontarlo con consapevolezza e preparazione è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese e garantire una corretta gestione delle retribuzioni.
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