Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha avanzato un’ipotesi controversa: permettere ai dipendenti statali di andare in pensione a 70 anni, su base volontaria. L’obiettivo dichiarato è alleggerire la spesa previdenziale e trattenere le competenze maturate, ma la proposta ha sollevato dubbi.
Zangrillo intende introdurla nella prossima legge di bilancio, estendendo la misura a tutte le amministrazioni pubbliche. Il Mef sta valutando i possibili risparmi. Secondo il Ministro, la PA deve essere un motore per la crescita e non un ostacolo, e la semplificazione burocratica intraprenda punta a questo.
La proposta divide gli schieramenti
Da un lato si punta a ottimizzare le risorse e valorizzare l’esperienza dei dipendenti. Ma altri temono un aggravio eccessivo sulla forza lavoro statale. Anche il PD annuncia battaglia, insieme alla contrarietà a eventuali tagli alle indicizzazioni pensionistiche.
Zangrillo intanto conta di assumere 350.000 giovani entro il 2025. Nel 2023 le assunzioni PA sono state 173.000, e continueranno nei prossimi anni per fronteggiare circa 1 milione di pensionamenti tra il 2023 e il 2030. Il Ministro punta inoltre ad introdurre la valutazione del merito tra i dipendenti pubblici.
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