Statali, finalmente nel 2025 arrivano i buoni pasto

Buoni pasto per gli statali, ecco nell’articolo tutte le novità del 2025 – Dopo anni di attesa, il 6 novembre 2024 è stata siglata l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024 del comparto Funzioni Centrali della Pubblica Amministrazione. Si tratta del primo comparto a rinnovare il contratto per questa nuova triennalità.

Tra le principali novità introdotte dal nuovo CCNL, spicca l’erogazione dei buoni pasto anche ai dipendenti che lavorano in modalità agile, ovvero da remoto. Questa misura, a lungo richiesta dai sindacati, mira a ristabilire la parità di trattamento tra i lavoratori della Presidenza del Consiglio, che già godevano di questo beneficio, e gli altri dipendenti dei ministeri.

Rivoluzione per i dipendenti pubblici: buoni pasto anche nello smart working

Secondo l’ipotesi di accordo, “Ai fini dell’erogazione del buono pasto le ore di lavoro convenzionali della giornata di lavoro resa in modalità agile sono pari alle ore di lavoro ordinarie che il dipendente avrebbe svolto per la medesima giornata se avesse reso la prestazione in presenza”. Pertanto, anche gli altri dipendenti pubblici, come quelli degli enti non economici, delle agenzie fiscali e degli enti economici come INPS e INAIL, potranno usufruire dei buoni pasto per i giorni lavorati in smart working.

Siglato il nuovo CCNL del comparto Funzioni Centrali, una delle principali novità è l’estensione dei buoni pasto ai giorni lavorati da casa

Tuttavia, non tutti i sindacati hanno accolto positivamente questa novità. L’USB Pubblico Impiego, infatti, la definisce un semplice “contentino” per convincere le altre sigle a firmare l’accordo, ritenendo il valore del buono pasto di 7 euro del tutto inadeguato a coprire i costi di un pasto fuori casa, che si aggirerebbero intorno ai 14 euro.

Nonostante le critiche, l’introduzione dei buoni pasto anche per i giorni di smart working rappresenta un importante passo avanti per i dipendenti pubblici, che potranno ora beneficiare di questo servizio welfare indipendentemente dalla modalità di lavoro scelta.

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