Gentile Redazione,
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha messo a disposizione 95 milioni di euro per la transizione digitale di oltre 8mila istituti scolastici italiani. Le scuole possono candidarsi sulla piattaforma PA digitale 2026 e richiedere i contributi necessari per migrare i propri servizi sul cloud e aggiornare o dotarsi di nuovi siti web. L’obiettivo degli avvisi è quello di sostenere la migrazione di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificate per garantire servizi affidabili e sicuri, in coerenza con la Strategia Cloud Italia, e di realizzare o aggiornare il proprio sito web con un modello standard che migliorerà le esperienze digitali degli studenti, dei genitori e dell’intera comunità scolastica. Il Ministro dell’Istruzione ha dichiarato che questi fondi del PNRR sosterranno la costruzione di una scuola più innovativa sia nelle competenze che nelle infrastrutture.
In molti casi le stese scuole, specie quelle di istruzione superiore, nel proprio organico hanno già le figure in grado di operare tale migrazione low cost, ma chissà perché preferiscono affidare tale incarico a ditte esterne, regalando oltre 7 mila euro per una semplice migrazione, e il caricamento di una grafica già preimpostata dallo stesso ministero.
Lavoro che si realizza in poche ore o al massimo in una giornata. A mio parere stiamo assistendo ad uno degli sprechi di denaro pubblico fra i più incredibili, considerando che spesso le scuole sono carenti di materiale didattico e di tanto altro ancora.
Quei 7mila euro potrebbero dunque restare nel bilanci della scuola e spesi anche per sostenere gli studenti più in difficoltà.
Rosario L.
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