Il MIM scommette su nuovi percorsi di specializzazione per riconoscere i titoli esteri e dare una chance ai docenti con titolo all’estero di insegnare in Italia. L’intento è districare una matassa complessa fare chiarezza sul valore dei diversi titoli.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato alla Camera i nuovi percorsi straordinari di specializzazione sostegno organizzati da Indire, destinati ai docenti con titolo all’estero che rinunceranno al contenzioso sul riconoscimento. L’obiettivo è colmare un gap formativo tipicamente italiano e dare una chance a chi ha titoli da atenei seri.
Il decreto attuativo in arrivo dovrà chiarire quali titoli saranno ammessi ai corsi e quali no, stabilendo criteri di qualità. Si dovrà distinguere tra i titoli da atenei affidabili e quelli da enti inaffidabili, consentendo solo ai primi l’accesso. I corsi Indire avranno durata, costi e modalità d’esame da definire, con commissione che includerà esperti Miur/Usr.
La strategia punta a fare chiarezza sulla validità dei diversi titoli esteri e offrire un percorso ulteriore di specializzazione “in loco”, riconoscendo le competenze acquisite all’estero ma integrandole con il modello formativo italiano. L’obiettivo è dare dignità professionale ai docenti con titolo estero e coprire posti oggi scoperti.
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