Il problema sembra coinvolgere anche moltissimi istituti scolastici su tutto il territorio nazionale, la soluzione c’è, ecco come mettersi al riparo”.
Google Fonts permette agli utenti di includere i font attraverso un CSS nel proprio sito web. È un servizio di visualizzazione di caratteri tipografici gestito da Google, open source, senza costi e determina un trasferimento dei dati personali degli utenti verso Google. Di conseguenza, stando a MonitoraPA, non sarebbe consono alle disposizioni del GDPR in ordine al trasferimento transfrontaliero dei dati. Pertanto, Lucia Gamalero Privacy Specialist e Responsabile GDPR Scuola, ha inviato una PEC a tutte le Pubbliche Amministrazioni, che utilizzano Google Fonts in remoto sul proprio sito web, per comunicarle che tale servizio trasferisce verso Google i seguenti dati:
L’indirizzo IP,
User Agent,
Sistema operativo,
Lingue conosciute,
La visita del sito,
La data e l’ora di tale visita
Prosegue nella PEC che tutte queste informazioni sono sufficienti per Google per individuare un soggetto interessato e accrescere il profilo cognitivo-comportamentale.
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