Roma, 4 dicembre 2024 – “La manovra del governo non ci piace. Taglia scuola, università e ricerca. È un danno al futuro del Paese”. Così si è espressa l’onorevole Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), in un video appello pubblicato sui social, annunciando una mobilitazione per sabato 7 dicembre davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma.
L’appuntamento è fissato per le 14:30, quando cittadini, studenti, docenti e attivisti sono invitati a unirsi a un sit-in di protesta contro le politiche educative previste nella legge finanziaria. “Aiutateci, partecipate, perché abbiamo bisogno di contrastare questa legge che non ci piace”, ha dichiarato Piccolotti, sottolineando l’urgenza di una risposta collettiva.
Tagli all’Istruzione e Priorità Militari: La Critica di Piccolotti
Nel suo intervento, il parlamentare della commissione Cultura della Camera ha puntato il dito contro le scelte del governo, definendole sbilanciate e classiste. “Questa manovra della destra aumenta le spese militari per miliardi, mentre taglia l’istruzione pubblica. Ridurre i fondi per il diritto allo studio, penalizzare gli insegnanti, azzera le risorse per combattere la dispersione scolastica e mette a rischio il futuro dei ricercatori con contratti stabili e dignitosi”.
Secondo Piccolotti, queste decisioni rappresentano un attacco diretto alle giovani generazioni e rafforzano le disuguaglianze sociali. “Per i più deboli si prospetta un’istruzione di serie B, mentre per i più ricchi si garantiscono aiuti per frequentare le scuole private. È una visione classificata che danneggia il nostro futuro collettivo”.
La Piazza Come Spazio di Democrazia
“Fermiamoli con il sorriso e con la politica”, ha concluso Piccolo, invitando a riscoprire le piazze come luogo di democrazia e partecipazione. La protesta di sabato non è solo un momento di dissenso, ma un’opportunità per far sentire la voce di chi crede che investire nell’istruzione significa costruire un futuro migliore per tutti.
Il 7 dicembre, davanti al Ministero dell’Istruzione, per dire no ai tagli e sì al diritto allo studio.
Perché questa notizia è importante?
L’istruzione è il pilastro del progresso di ogni società. Le politiche di bilancio che penalizzano scuola, università e ricerca non riguardano solo i diretti interessati, ma l’intero tessuto sociale ed economico del Paese. Restare informati e partecipare attivamente alle scelte che influenzano il nostro futuro è un dovere civico.
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