Io credo che il Presente sia nella Storia e l’Istituzione sia nello Stato e l’Istituzione scolastica con i suoi messaggi espliciti ed impliciti sia anch’ essa nella Storia.
La Storia bimillenaria di questo nostro Paese é cristiana di rito cattolico, lo Stato unitario, nato nel dicannovesimo secolo per volere delle classi dirigenti liberali, é laico , secondo i principi della Rivoluzione Francese, e ha una sua Storia e dei suoi simboli.
Questi non possono mancare in una Scuola della Repubblica, io sono quindi per il Crocifisso nelle aule , un simbolo attualissimo e remotissimo insieme, imprescindibile dalla nostra Cultura, sono per l’immagine del Presidente della Repubblica pro tempore , che a me ricorda una Repubblica nata dalla Resistenza e la fine di una Monarchica collusa con il Fascismo, per la Bandiera italiana simbolo dell’Unità nazionale del Paese e per quella Europea, che per me è il simbolo di un’Europa unita dei popoli e non solo quella dei mercati.
Sono contrario ad ogni intollerante iconoclastia come a un becero e qualunquista laicismo storico.
Questa volta non sono d’accordo con il Ministro Lorenzo Fioramonti. Quando si occupa una posizione istituzionale come quella di Ministro , si guarda a tutti gli italiani non solo a quelli che la pensano come noi, l’Italia é fatta di milioni di persone che la pensano diversamente rispetto a un professore universitario quarantenne che ha insegnato in USA e che momentaneamente fa il Ministro.
Non abbiamo bisogno di crociate tra credenti e laici, tra atei e nuovi credenti. Questo, Ministro, è un momento di conciliazione, un tempo della tolleranza e dell’accoglenza dopo 14 mesi di propaganda sull’odio e l’intolleranza.
Libero Tassella