L’Esame di Stato in presenza non è come fare lezione con le classi piene, si entra uno per volta e basterà utilizzare un’aula capiente per garantire la distanza sociale di sicurezza per tutti, maturante compreso.
Tuttavia la scelta del governo, non solo della ministra Azzolina, divide i docenti. Molti sono assolutamente contrari e lo è soprattutto l’associazione Scuola Bene Comune.
Altri invece sono favorevoli e lo sono la stragrande maggioranza degli studenti che lo hanno richiesto a gran voce attraverso le varie consulte studentesche.Sono favorevoli anche molti genitori che vogliono far vivere ai propri figli una delle emozioni che segneranno la vita per sempre, l’Esame di maturità.
Ad essere divisi sono anche i precari, molti sono favorevoli altri contrari. Alcuni sostengono perchè per via della sospensione delle lezioni la stragrande maggioranza dei precari è rientrata nei loro comuni di residenza e con l’esame in presenza saranno costretti a rientrare nelle scuole dove prestavano servizio.
Altri invece sono contrari perchè temono per la loro salute, qualcuno ricorda loro che in questi mesi anche i precari sono stati retribuiti al 100% e dunque per dovere di servizio non dovrebbero opporsi alla possibilità di un esame in presenza.
Insomma la discussione sul web ormai si è infiammata, il MI invece sembra intenzionato a monitorare eventuali certificati di malattia sospetti presentati proprio nei giorni dell’Esame di Stato.