Il dibattito politico degli ultimi giorni si è soffermato a discutere sulla scuola, per valutarne la riapertura alla luce dell’indice di contagio degli ultimi giorni.
Nella Consiglio dei Ministri di questa notte si è discusso sulla eventuale riapertura della scuola in presenza.
Si parla di SCUOLA, ma in realtà andrebbe precisato che si tratta “solo ed esclusivamente” delle scuole superiori.
Le scuole dell’infanzia, primaria e medie, sono SEMPRE STATE APERTE!
La motivazione sembrerebbe essere scientifica, i piccoli pare che siano spesso asintomatici.
In realtà la questione è economica, ma nessuno lo dice apertamente, è necessario che le suddette scuole rimangano aperte soprattutto per permettere ai genitori di lavorare.
Tra gli eroi del periodo Covid è giusto annoverare i docenti che, muniti solo di una terribile mascherina fornita dallo Stato, entrano in classe o in refettori con assembramento, rischiando la propria salute.
Il 7 gennaio per loro si apriranno di nuovo le porte della scuola, anche se gli scenari rispetto a dicembre sembrano diversi.
Da giorni si parla della variante inglese che, a detta dell’immunologa Antonella Viola “può aumentare l’infettività del virus anche in quei soggetti che finora erano stati meno colpiti, come i bambini”.
Indubbiamente una classe politica che non punta all’apertura delle scuole, mostra tutta la propria limitatezza.
Non è più ragionevole attendere che passi questa ormai imminente terza ondata, prima che a rimetterci siano oltre che i docenti, anche i nostri figli?
Scuole chiuse in Italia
Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento