Se questi sono docenti… Noi ci vergogniamo per loro!

Un articolo di Affaritaliani sta facendo indignare una buona fetta di docenti italiani che con fatica si sono gettati anima e corpo sulla didattica a distanza per portare avanti la scuola in piena pandemia. I meno “tecnologici” hanno preso dimestichezza con tutti gli strumenti offerti dal web per stare vicini ai loro studenti dimostrando un altissimo senso del dovere e continuando a svolgere la professione più bella del mondo: il docente!
Tuttavia una piccola (per fortuna) parte di loro, ma molto rumorosa, – come ha evidenziato Affaritaliani – non solo chiede di boicottarla e quindi lasciare nel limbo gli studenti, ma addirittura di bloccare e sabotare gli esami di stato.

Affaritaliani insulti azzolina

Ma che la situazione stia degenerando ci viene comunicato da diversi docenti che segnalano pesantissimi insulti pronunciati da loro colleghi, certamente non degni della classe docente di questo paese.
Tra i diversi commenti Facebook girati ad InformazioneScuola sicuramente i più vergognosi sono quelli di un presunto docente dell’IIS Barletti di Ovada (Alessandria) tale Vittorio De Prà, uno dei collaboratori del dirigente Scolastico, che in spregio ad ogni regola di educazione, rispetto umano e professionale si è lanciato in commenti pubblici sconcertanti e vergognosi. In quella scuola la situazione è ancora più grave perché molti dei suoi commenti trovano like di personale insegnante che opera nella stessa scuola.

Vicepreside insulta la ministra azzolina
Estratto dal profilo pubblico dell’autore

attacco verso ministra azzolina de prà

Ma non ci sono solo e semplici docenti a distinguersi con questi attacchi, come riporta Affaritaliani vi è anche un docente/sindacalista, Pasquale Vespa, che più che un sindacalista sembra una sorta di “capo bastone” pronto ad “aizzare” le masse contro ogni scelta operata dalla ministra Azzolina. Come quella di boicottare la didattica a distanza.
Sembra che proprio il Vespa (presidente dell’Associazione Docenti per i Diritti dei Lavoratori nonché Coordinatore UIL Scuola Precari di Turi) in passato si sia distinto per aver insultato pesantemente la stessa ministra, con post sessisti e un video di dubbia interpretazione. Proprio stamattina lo stesso, all’esito della trattativa notturna sul concorso straordinario, ha esordito definendo che i concorsi in Italia sono frodi legalizzate! Un’alta e illuminata lezione di educazione civica  per uno che dovrebbe formare i nostri giovani.

 

Crediamo che le critiche siano sempre legittime ma la degenerazione delle condotte di alcuni (per fortuna pochi) umilia una categoria di professionisti seri e responsabili. Il docente oltre che un dispensatore di conoscenze deve essere per i propri alunni un modello di vita. Anche fuori dalla scuola il docente dovrebbe mostrare un comportamento improntato a serietà e correttezza.

Come richiesto dal legale del signor Giuseppe Turi, Avv. Naso, pubblichiamo la seguente rettifica in merito a quanto riportato nel nostro articolo dello scorso 25 maggio u.s. dal titolo “Se questi sono docenti… Noi ci vergogniamo per loro!”.

Oggetto: richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948

La UIL Scuola e il Sig. Pino Turi prendono le distanze dai contenuti  diffamatori dell’articolo “Se questi sono docenti… Noi ci vergogniamo per loro!”, pubblicato in data 25 maggio u.s. sul sito internet del “Informazionescuola.it, per avere accostato il Prof. Vespa al sindacato di Turi dichiarando che Turi non è proprietario di alcun sindacato, ne è solo il legale rappresentate e la circostanza per cui P. Vespa abbia svolto per un periodo, attività sindacale nel livello autonomo della Struttura regionale Uil Scuola della Campania non comporta un’azione coordinata con il Presidente P. Vespa che agisce in nome e per conto di un’associazione nazionale e risponde delle proprie azioni per tutti gli aspetti, non ultimo quello penale la cui responsabilità è personale e che non è attribuibile alla politica nazionale della UIL Scuola. E’ nella propria azione di tutela dei docenti precari che si sono avuti momenti di confronto con l’associazione presieduta da P. vespa con il quale non vi è mai stato alcun rapporto organico di collaborazione tra la sigla sindacale UIL nazionale e il Sig. Pasquale Vespa, tale che si possa accostare le dichiarazione del presidente dell’associazione all’azione e allo stile sindacale della UIL Scuola di cui il Segretario Turi si onora di rappresentare la cui storia professionale e personale parla da sola.. La UIL Scuola e il Sig. Pino Turi respingono altresì qualunque addebito riguardo ai contenuti di natura sessista e diffamatoria pubblicati dal Sig. Paquale Vespa, come pure, da qualunque attività e condotta posta in essere da quest’ultimo.