Milano, 17 gennaio – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato alcune importanti novità riguardanti il sistema scolastico, previste a partire dall’anno accademico 2026-2027. Intervenendo durante la trasmissione Cinque Minuti su Rai1, il ministro ha chiarito che queste proposte non rappresentano un programma di natura conservatrice, ma piuttosto un “ritorno al futuro”.
Valditara ha ribadito l’importanza di riscoprire il nostro passato per costruire una società con radici solide e inclusiva. “Ha detto molto bene Antonio Polito: ‘Back to the future’. Se vogliamo costruire radici solide per il futuro, se vogliamo essere capaci anche di integrare chi arriva da noi, dobbiamo conoscere il nostro passato, dobbiamo conoscere i nostri valori”, ha spiegato, citando il giornalista del Corriere della Sera.
Nel suo intervento, il ministro ha evidenziato come la storia e i valori di riferimento siano essenziali per creare una società coesa e orientata verso il bene comune. Un esempio evocativo è stato tratto dall’antica Roma: “Quanto era importante per i romani la cultura della buona fede nel II secolo avanti Cristo? Proprio nell’Antico Testamento, primo libro dei Maccabei, si diceva che il popolo di Roma era il popolo della buona fede. E quanto è importante oggi ritornare ad avere la buona fede come pilastro valoriale”, ha affermato.
Il progetto mira quindi a rafforzare l’identità culturale attraverso lo studio approfondito della storia e dei principi che hanno segnato la nostra civiltà. L’obiettivo è formare giovani capaci di comprendere il presente e di affrontare le sfide future, portando con sé un bagaglio culturale solido e inclusivo.
Con questa visione, Valditara invita a riflettere sull’importanza di un sistema educativo che non solo trasmetta conoscenze tecniche, ma che coltivi anche i valori fondamentali della nostra società, per affrontare con consapevolezza il futuro.
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