Proteste in tutta Italia per richiedere le migliori condizioni di lavoro e maggiore equità nel settore scolastico
Venerdì 29 novembre 2024 si preannuncia una giornata di forte impatto per il sistema scolastico italiano: è stato indetto uno sciopero generale del comparto scuola che coinvolgerà tutto il personale, compresi docenti, dirigenti e ATA, sia di ruolo che precari, operanti in Italia e all ‘estero. La protesta, proclamata dal Sindacato Italiano Sindacati Autonomi (SISA), segue anni di malcontento e richieste di cambiamento strutturale, e si pone come obiettivo una risposta concreta a un sistema percepito come inadeguato e penalizzante per il personale scolastico.
Le ragioni della protesta
I promotori dello sciopero ricordano una lunga storia di opposizione a governi e politiche economiche che hanno imposto tagli e limitazioni nei settori pubblici, inclusa la scuola. Tra i motivi della protesta, il SISA sottolinea il deterioramento delle condizioni di lavoro del personale scolastico e il mancato adeguamento degli stipendi rispetto all’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di migliaia di insegnanti e dipendenti. Le richieste avanzate sono molteplici e mirano a ristabilire una maggiore equità e dignità per chi opera nel settore scolastico, in difesa di una scuola pubblica inclusiva e di qualità.
Le Principali Richieste
Le richieste del sindacato sono focalizzate su alcuni temi centrali, tra cui:
- Abolizione del concorso per dirigenti scolastici e introduzione di una figura elettiva scelta dal collegio docenti.
- Assunzione immediata su tutti i posti vacanti per docenti e personale ATA, semplificando i requisiti per i collaboratori scolastici.
- Adeguamento salariale con un aumento netto del 20% per compensare l’inflazione.
- Introduzione di nuove lingue come arabo, russo e cinese nelle scuole superiori per arricchire il curriculum.
- Pensionamento agevolato per il personale docente e ATA con invalidità, senza limiti di età anagrafica.
Un Futuro per la Scuola Pubblica: Valorizzazione e Riconoscimento
La SISA chiede inoltre una revisione del sistema di reclutamento, con l’abolizione dei 60 CFU, in considerazione di un ulteriore peso burocratico. Si richiede il ritorno alla contrattazione per percorsi di valorizzazione professionale, insieme alla revisione della mobilità, che dovrebbe garantire maggiore libertà per il personale docente.
Impegno per la Pace e la Lotta alle Discriminazioni
Non solo rivendicazioni sindacali: il sindacato manifesta una visione ampia, che include il supporto a politiche di pace globale e la lotta contro ogni tipo di discriminazione, sinofobia e russofobia incluse. Secondo la SISA, è fondamentale promuovere un sistema educativo che incoraggi il pensiero critico, la partecipazione attiva degli studenti e il rispetto dei valori della Costituzione Italiana.
Con questa mobilitazione, la SISA mira a sottolineare come il benessere degli operatori scolastici sia imprescindibile per migliorare la qualità dell’apprendimento degli studenti. Lo sciopero del 29 novembre sarà dunque un’occasione per ribadire la necessità di una scuola equa, inclusiva e capace di rispondere ai bisogni di una società in continua evoluzione.
Leggi anche:
Manovra, Pirro (M5S): “Difendiamo i diritti, salviamo sanità, scuola e cultura”
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook