«Alla signora che presentandosi come Comitato Precari Uniti per la Scuola chiede di cancellare alcune norme dei percorsi abilitanti all’insegnamento che valuta penalizzanti per i triennalisti (docenti che vantano almeno tre annualità d’esperienza) segnalo l’impossibilità di togliere quello che non c’è.
Il numero chiuso è infatti presente solo nel TFA Sostegno (probabilmente confonde il numero chiuso con la disponibilità dei singoli atenei, che però non dipende da scelte ministeriali) e il tirocinio diretto per i triennalisti è proprio totalmente assente. Inoltre per loro le lezioni in presenza sono state ridotte dall’80% (che aveva imposto la sinistra) al 50%.
Non ci è stato consentito scendere ulteriormente, in quanto la categoria – a differenza degli ingabbiati – è legata al Pnrr. Il fatto che gli ingabbiati siano considerati fuori dal Pnrr ha comunque permesso l’inserimento di questi ultimi in soprannumero e con lezioni 100% online, evitando così che entrassero in concorrenza con i triennalisti togliendo loro non meno della metà dei posti.
Per quanto riguarda le classi di concorso “dimenticate”, c’è l’impegno del MUR (il cui ritardo sulle norme attuative ha creato non poche difficoltà ai triennalisti) a sollecitare le università a prevedere corsi per tutte le cdc». Lo scrive sulla sua pagina Facebook il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
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