HomeComunicato StampaScuola Piccolotti: il vero problema non sono gli asterischi

Scuola Piccolotti: il vero problema non sono gli asterischi

La deputata di Alleanza Verdi Sinistra contro la circolare di Valditara: "Si pensi all'educazione affettiva"

Negli ultimi giorni si è acceso il dibattito sulle nuove direttive imposte dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha vietato l’uso di asterischi e schwa nelle scuole italiane. Una decisione che ha suscitato numerose reazioni, tra cui quella di Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi Sinistra e membro della Commissione Cultura della Camera.

“Asterischi e schwa non rappresentano un problema per la scuola italiana, né lo sono i professori e i dirigenti scolastici che cercano di rendere le aule più inclusive” ha dichiarato Piccolotti, criticando aspramente la circolare ministeriale.

Un attacco alle politiche inclusive?

Secondo la deputata, il vero nodo della questione non è la presunta difesa della lingua italiana, bensì la volontà del ministro di riportare “indietro le lancette della storia con ottusa caparbietà”. Piccolotti ha sottolineato come il ministro Valditara sembri più interessato a proporre la Bibbia nelle scuole piuttosto che a implementare misure efficaci per combattere fenomeni come razzismo, sessismo, abilismo e omofobia.

L’educazione affettiva come soluzione

La deputata di Alleanza Verdi Sinistra ha lanciato una proposta alternativa, invitando il ministro a introdurre l’educazione affettiva nelle scuole, un programma che potrebbe aiutare i giovani a sviluppare maggiore consapevolezza sui temi della diversità, del rispetto e dell’inclusione.

“Sarebbe ora che Valditara si concentrasse su questo piuttosto che sugli asterischi”, ha concluso Piccolotti, ribadendo l’importanza di politiche scolastiche più moderne e inclusive.

Conclusioni

Il dibattito sull’uso degli asterischi e della schwa sembra destinato a proseguire, ma la questione centrale sollevata da Piccolotti evidenzia un problema più ampio: la necessità di una scuola che sappia rispondere alle esigenze della società contemporanea, promuovendo valori di rispetto e inclusione.

Tu cosa ne pensi? L’educazione affettiva dovrebbe diventare parte integrante del programma scolastico? Lascia un commento per farci sapere la tua opinione.

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