I numeri resi noti dalla rogioneria dello stato sulla perdita del potere di acquisto dei dipendenti dell’Istruzione sono agghiaccianti.
Ripercorrono tutti i governi, da quello di centro destra con il trio Berlusconi-Tremonti-Brunetta a quello di centro sinistra con Renzi-Gentiloni-Padoan per finire a quello attuale anche se solo una componente dell’attuale Esecutivo ha contribuito ai disastri, la Lega.
Non immuni da questo scempio nemmeno i sindacati che hanno fatto ben poco per i lavoratori di questo comparto e quando si sono seduti al tavolo per il rinnovo hanno accettato prima l’odiosa vacanza contrattuale e poi un aumento vergognoso di 40 Euro.
I lavoratori della scuola si aspettano da questo governo il cambio passo. Un rinnovo dignitoso che colmi almeno in parte i disastri degli anni precedenti.
Disastro certificato dalla ragioneria dello Stato che evidenzia che sono stati persi 800 euro in un solo anno e 1.900 euro dal 2011.