Roma, 9 dicembre – L’organico aggiuntivo del personale ATA sembra ormai un capitolo chiuso per l’attuale Governo. Questa la denuncia del deputato Antonio Caso, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura, che punta il dito contro le scelte della maggioranza, accusandola di aver abbandonato migliaia di lavoratori e le loro famiglie dopo mesi di proroghe temporanee e promesse non mantenute.
“Da inizio legislatura – dichiara Caso – il Governo gioca con la dignità e la vita di migliaia di lavoratori ATA. Fino a giugno scorso, nonostante le proroghe “sofferte”, i contratti temporanei venivano rinnovati. Ora, con il nuovo anno scolastico, l’organico aggiuntivo è sparito dall’agenda di Valditara e della maggioranza”.
La situazione si è aggravata con il ritiro dell’emendamento al decreto “Pnrr quinquies”, firmato dalla deputata di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio, che avrebbe previsto il rinnovo dei contratti ATA dal 7 gennaio al 7 giugno 2025. Caso sottolinea come questa decisione si inserisca in un contesto più ampio di tagli al personale scolastico: la manovra finanziaria in corso prevede una riduzione di circa 8.000 unità tra docenti e ATA, a fronte di interventi favorevoli alle scuole paritarie.
Il deputato M5S invita il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a un cambio di rotta: “Non demordiamo. Chiediamo al Governo di riconsiderare le proprie scelte in fase di manovra di bilancio e di mettere al centro la scuola pubblica statale”.
Una scuola che perde pezzi
La questione dell’organico aggiuntivo ATA è emblematica di una politica scolastica che sembra puntare al ridimensionamento della scuola pubblica. Le conseguenze di questi tagli rischiano di incidere profondamente sull’efficienza e sulla qualità del sistema educativo, lasciando lavoratori e studenti a pagare il prezzo più alto.
Un appello accorato, dunque, quello di Antonio Caso: il futuro della scuola pubblica è in gioco, e con esso la speranza di migliaia di famiglie italiane.
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