4000 euro una tantum, un’importante novità per i docenti e il personale educativo della provincia autonoma di Bolzano. Il 9 gennaio 2025 è stato siglato un accordo che prevede l’erogazione di un’indennità Una Tantum di 4.004,75 euro lordi come anticipo sull’adeguamento salariale relativo al triennio 2022-2024. Questo provvedimento si inserisce nel Quarto Accordo Stralcio per il personale scolastico e rappresenta una risposta concreta ai ritardi nel rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro (CCPL).
Chi sono i docenti beneficiari?
L’indennità Una Tantum di 4000 euro sarà destinata esclusivamente ai docenti di ruolo, agli educatori e ai supplenti che prestano servizio presso le scuole pubbliche della provincia di Bolzano. Tuttavia, non tutti riceveranno l’importo pieno. La somma sarà corrisposta integralmente solo a coloro che hanno lavorato continuativamente tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2024. Per chi ha avuto periodi di assenza o contratti di lavoro a tempo parziale, l’importo sarà proporzionalmente ridotto.
Un provvedimento reso possibile dall’autonomia speciale
L’erogazione di questa somma Una Tantum è resa possibile grazie al particolare regime di autonomia della provincia di Bolzano, che le consente di gestire risorse finanziarie in modo indipendente rispetto al resto del territorio nazionale. Questa autonomia ha permesso di adottare una misura straordinaria per anticipare parte degli adeguamenti salariali, in un contesto in cui, a livello nazionale, i rinnovi contrattuali del settore Istruzione e Ricerca sono ancora in fase di stallo.
Un supporto economico temporaneo in attesa del rinnovo contrattuale
L’accordo rappresenta una soluzione temporanea per alleviare le difficoltà economiche di molti docenti, in attesa che il processo di rinnovo contrattuale nazionale venga completato. È importante sottolineare che l’importo erogato avrà effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza e non sarà computato ai fini fiscali o previdenziali.
Questo provvedimento dimostra l’attenzione della provincia di Bolzano verso il proprio personale scolastico, ma evidenzia anche la necessità di accelerare i processi nazionali per garantire un’adeguata valorizzazione del lavoro dei docenti su tutto il territorio italiano.
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