Roma, 12 novembre – Nuovo scontro sul fronte dell’istruzione in Italia. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si trova al centro di una polemica che ha sollevato critiche da parte del Movimento 5 Stelle. Il nodo della questione riguarda il progetto di educazione alle relazioni nelle scuole, una tematica che assume rilevanza particolare in un contesto in cui gli episodi di violenza di genere continuano a suscitare preoccupazione.
L’iniziativa, annunciata iniziativa da Valditara dopo un tragico episodio di femminicidio lo scorso anno, sembrava destinata a introdurre una forma di educazione relazionale e affettiva tra i banchi di scuola. Tuttavia, a distanza di un anno dall’annuncio, fonti di stampa riportano che l’atteso progetto non è mai stato formalmente avviato. Di fronte alla richiesta di aggiornamenti, Valditara ha rilanciato l’idea, indicando come coordinatore il noto psichiatra Paolo Crepet.
Il ministro dell’Istruzione annuncia un progetto coordinato da Crepet, che però nega l’incarico. M5S all’attacco: “L’ennesima figuraccia del governo”
Eppure, a smentire il coinvolgimento diretto arriva proprio Crepet. Lo psichiatra, secondo quanto riportato, avrebbe rivelato di non avere alcun incarico ufficiale, ma di aver solo avuto “chiacchierate informali” con il ministro. Questa contraddizione ha dato il via a una serie di critiche da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura – Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato – che hanno definito l’accaduto una “figuraccia” per Valditara e per il governo. “Se il tema non fosse così serio, ci sarebbe da ridere”, hanno dichiarato i parlamentari M5S, sottolineando come l’assenza di azioni concrete su un argomento così rilevante sia preoccupante.
Domani alla Camera è previsto un question time sull’educazione all’affettività nelle scuole, ma, in un altro colpo di scena, sarà il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a rispondere al posto di Valditara. L’assenza del ministro dell’Istruzione al confronto in Parlamento potrebbe ulteriormente alimentare le polemiche su una gestione che per i critici appare “incerta e inadeguata”.
La questione apre il dibattito su una necessità educativa ormai condivisa da molti esperti, ovvero quella di introdurre nelle scuole moduli formativi che possano aiutare i giovani a sviluppare relazioni basate sul rispetto e sulla comprensione reciproca. Una lacuna che, secondo il Movimento 5 Stelle, l’attuale governo e, in particolare, il ministro Valditara, non stanno affrontando con la dovuta serietà.
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