Di fronte alle croniche problematiche del precariato nella scuola, una categoria di lavoratori esausta dopo anni di promesse mancate cerca nuove strade. L’associazione Scuola Lavoro e Libertà ha incontrato i candidati del neonato movimento Pace Terra e Dignità guidato da Michele Santoro per fare il punto sulla situazione.
Con oltre 200 docenti collegati online, l’ampia videoconferenza ha approfondito le varie sfaccettature di una piaga che da troppo tempo viene sfruttata dalla politica. I precari chiedono il rispetto della loro dignità e di non essere meri strumenti nei giochi di potere. Evitando critiche pretestuose, si è discusso di trovare soluzioni concrete abbandonando il principio dello scambio di favori a beneficio del bene comune.
I candidati di Pace Terra e Dignità, alcuni di essi docenti, hanno ascoltato senza fare promesse irrealizzabili, fondamentale in un clima di disillusione. È emersa la necessità che il popolo riprenda in mano le redini della democrazia attraverso la partecipazione al voto.
Valori come la pace, il rispetto per la Terra e la dignità della persona, su cui si fonda il movimento di Santoro, sono stati riconosciuti come essenziali anche dai precari. Memori delle battaglie nonviolente del passato, essi vedono in Pace Terra e Dignità un interlocutore attento ai diritti dei lavoratori e alla giustizia sociale, spesso dimenticati dalle istituzioni. Un primo passo per ridare voce a chi non si arrende.
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