Scuola, l’ANDIS lancia un appello al Governo: “Basta annunci, servizi azioni strutturali”

Jesolo, 30 ottobre 2024 – L’ANDIS, Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, si è riunita a Jesolo dal 24 al 26 ottobre per discutere lo stato dell’istruzione in Italia e proporre un piano per migliorare il sistema scolastico, con un appello rivolto direttamente al governo. Durante il Consiglio Nazionale, i rappresentanti dell’associazione hanno approvato un ordine del giorno che invita l’esecutivo a superare la “politica degli annunci” ea garantire alla scuola pubblica azioni stabili e durature, con un approccio sistemico e non episodico.

Secondo l’ANDIS, le recenti erogazioni di fondi non rispondono in modo efficace alle reali necessità delle scuole, poiché vincolano gli istituti ad aderire a progetti prestabiliti, spesso lontani dai principi di autonomia che dovrebbero caratterizzare la gestione scolastica. La rigidità dei finanziamenti, legati a tempistiche strette ea schemi standardizzati, ostacola infatti la possibilità delle scuole di rispondere alle esigenze specifiche dei propri territori e degli studenti.

L’associazione punta il dito anche sulla questione del personale, segnalando una “riduzione di fatto” degli organici che compromette la qualità dell’offerta formativa. È urgente, secondo l’ANDIS, che gli organici siano adattati alle esigenze progettuali di ciascuna scuola, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo. La richiesta è chiara: alla rilasciata demografica non devono automaticamente corrispondere tagli al personale, ma piuttosto una riorganizzazione che punti a ridurre il numero di studenti per classe, migliorando l’esperienza didattica e formativa.

Non meno importanti sono le preoccupazioni espresse sul reclutamento e sulla formazione del personale ATA. L’ANDIS sottolinea che, pur rappresentando un’opportunità importante per la progressione di carriera, l’Articolo 58 del CCNL 2019/2021 richiede un percorso formativo solido per preparare adeguatamente il personale alle nuove responsabilità.

Infine, l’associazione mette in luce la necessità di un controllo più rigoroso sui percorsi di formazione e reclutamento del personale docente. La coesistenza di percorsi istituzionali accreditati e percorsi alternativi offerti da enti esterni, talvolta esteri, rischiando di compromettere la qualità della formazione degli insegnanti, svalutando il titolo professionale. Per l’ANDIS è indispensabile che i percorsi di accesso alla professione docente siano uniformi e rispondano a standard qualitativi elevati.

Questo appello, frutto di un confronto tra i dirigenti scolastici, rappresenta una richiesta chiara: la scuola italiana ha bisogno di scelte lungimiranti, orientate a costruire un sistema educativo equo, stabile e di qualità.

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