Reclutamento, il governo pronto ad emanare il maxi concorso rivolto ai docenti di religione cattolica. Si tratta di un cambiamento epocale anche per questa tipologia di docenti, l’ultimo concorso che li ha visti protagonisti risale al 2004, l’allora governo Berlusconi decise che anche i docenti di religione cattolica dovevano essere assunti a tempo indeterminato.
La nomina di tali docenti tuttavia nasce dalla segnalazione della CEI che stabilisce anche le graduatorie e la “qualifica”. Risulta infatti a questa Redazione che in passato proprio la CEI abbia tolto tale “qualifica” di docente di religione ad insegnanti che si erano separati o avevano divorziato, lasciandoli poi nel limbo. Alcuni di loro sono stati poi riconvertisti sul sostegno, altri invece utilizzati nelle segreterie scolastiche.
A quanto pare a volere fortemente il concorso per l’assunzione dei docenti di religione sia proprio la Lega, addirittura in un primo momento la spinta era di fare una sorta di concorso riservato che somigliava ad una sanatoria per poi prevedere una corsia preferenziale per giungere al ruolo, linea che si scontra con le scelte del governo che non intende più avviare percorsi abilitanti riservati, ma solo concorsi ordinari così come previsto dalla Costituzione. Per partecipare basterà solo il titolo di studio che da accesso alle classi di concorso.
I concorsi saranno banditi ogni due anni e non sarà più richiesta l’abilitazione all’insegnamento, insomma tramontano definitivamente i PAS e i TFA noti a tutti per essere particolarmente costosi ed impegnativi.