Il linguaggio inclusivo è un tipo di linguaggio che mira a eliminare le barriere linguistiche e sociali, in particolare quelle legate alle differenze di genere, razza, orientamento sessuale, abilità e altre caratteristiche. Ciò può essere fatto utilizzando forme di linguaggio neutro per riferirsi alle persone, evitando stereotipi e pregiudizi, e utilizzando una terminologia inclusiva per descrivere le diverse comunità e gruppi di persone. L’obiettivo è di creare un ambiente linguistico in cui tutti si sentano rappresentati e rispettati.
Ecco alcuni esempi di come utilizzare il linguaggio inclusivo:
Utilizzare il “singolare bisessuale” invece di utilizzare sempre il maschile o il femminile. Ad esempio, “ogni studente deve portare il proprio materiale” invece di “ogni studente deve portare il proprio materiale”.
Utilizzare termini inclusivi per descrivere le persone con disabilità. Ad esempio, “persone con disabilità” invece di “disabili” o “invalidi”. Noi stessi abbiamo sbagliato in un titolo e ce ne scusiamo.
Utilizzare termini inclusivi per descrivere le diverse comunità e gruppi di persone. Ad esempio, “persone LGBTQIA +” invece di “gay” o “lesbiche”, “persone di colore” invece di “minoranze”.
Si noti che la terminologia e le raccomandazioni possono variare in base alla lingua, la cultura e le esigenze specifiche della comunità.
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