La situazione attuale
La scuola dell’infanzia, nonostante i provvedimenti di legge negativi che si sono
succeduti dal 2008 – l’aumento degli alunni per classe, l’ingresso degli alunni
anticipatari, il blocco degli organici, la mancata sostituzione dei docenti nel
primo giorno di assenza – continua ad essere il primo e significativo segmento degli
Ordinamenti della scuola italiana.
Ma anche per quest’anno scolastico, i mancati investimenti non ne favoriranno la
generalizzazione, rischiando di comprometterne la strategia educativa e la funzione
sociale.
L’orario di funzionamento della scuola dell’infanzia è stabilito in 40 ore
settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore. Le famiglie possono optare per
un tempo scuola ridotto al solo orario antimeridiano per 25 ore settimanali.
L’inserimento dei bambini nelle sezioni avviene in base ai modelli di funzionamento
orario offerti dalla scuola, tenuto conto dell’organizzazione delle attività educative. Tutti
gli orari di funzionamento includono la quota riservata all’insegnamento della religione
cattolica.
Frequenza della scuola dell’infanzia:
1. bambine e bambini che compiono i 3 anni di età entro il 31 dicembre dell’anno
scolastico di riferimento;
2. bambine e bambini che compiono i 3 anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico
di riferimento (anticipatari).
I bambini anticipatari hanno diritto a vivere l’esperienza scolastica in un contesto
logistico e organizzativo adeguato, per cui la loro accoglienza rimane subordinata a:
• disponibilità di posti;
• esaurimento di eventuali liste di attesa;
• disponibilità di locali e dotazioni idonee per funzionalità e agibilità in grado di
rispondere alle esigenze di bambini inferiori ai tre anni;
• valutazione pedagogica e didattica del Collegio dei docenti circa i tempi e le modalità
di accoglienza.
Le novità
La scuola dell’infanzia, fino allo scorso anno, non ha potuto usufruire dei posti di
potenziamento (e quindi disporre di un vero organico dell’autonomia), come invece è
stato possibile per agli altri ordini di scuola.
Infatti, la legge 107 del 2015 non lo aveva previsto; tuttavia la necessità di un organico
di potenziamento per la scuola dell’infanzia era un’esigenza così pressante che lo stesso
DLgs 65/17 attuativo della legge 107/15 ha dovuto recepirla.
Per l’anno scolastico 2018/2019 il MIUR, grazie ad una pressante azione sindacale, ha
finalmente assegnato un contingente di 800 posti di potenziamento alla scuola
dell’infanzia, un numero esiguo che non risponde alle effettive necessità delle istituzioni,
ma che può essere impiegato per fronteggiare le prime difficoltà: garantire il tempo
scuola di 8 ore, la compresenza, il lavoro sui campi di esperienze per piccoli
gruppi, affrontare il fenomeno degli anticipi attraverso le sezioni primavera.
FLC CGIL