E’ stato firmato il rinnovo del contratto della scuola. Le cifre annunciate per radio parlano di 250 Euro di aumento mensili, si tratta di fake news, la realtà è ben diversa. Gli aumenti al lordo vanno da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro.
Resta ancora da capire la parte normativa e se sono passati tutti i provvedimenti voluti dal governo, ma di questo ce ne occuperemo con maggiore attenzione nelle prossime ore. I sindacati firmatari chiaramente (ma non poteva essere altrimenti) si dicono soddisfatti dell’accordo perchè sarebbero state salvaguardate le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro. Soddisfazione anche dalla ministra Fedeli e del governo, occorre capire la reazione dei lavoratori da sempre critici sull’accordo.
Aspetto normativo, resta l’impianto “punitivo”
Per i sindacati invece «si è ottenuto di rinviare a una specifica sequenza contrattuale la definizione del codice disciplinare con l’obiettivo di una piena garanzia di tutela della libertà di insegnamento. Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione professionale, ripristinando la titolarità di scuola, assumendo in modo esplicito un’identità di scuola come comunità educante si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e la collegialità». Insomma non è stato smontato l’aspetto delle sanzioni, l’impianto “punitivo” in larga parte è confermato.